Molte aziende continuano a investire grandi somme in contenuti che nessuno legge. Secondo una ricerca, circa l’86% del materiale di marketing nel B2B non raggiunge chi dovrebbe. Questo avviene perché spesso si punta solo a produrre tanti contenuti, senza considerare se siano davvero utili o interessanti per il cliente. Così, invece di creare valore, si finisce solo per sprecare risorse.
Un caso emblematico è IBM, che ha dovuto ripensare da zero le sue strategie dopo aver scoperto che le campagne non stavano ottenendo i risultati sperati. Creare tanti materiali non serve se poi non si collegano ai bisogni di chi li riceve. Anzi, più contenuti vengono prodotti, maggiore è il rischio che il cliente si disinteressi e ignori i messaggi.
Il vero problema è che molte aziende continuano a credere che “più è meglio”. Questa mentalità porta a una catena senza fine di pubblicazioni inutili, senza un reale ritorno sull’investimento. Serve cambiare approccio: meno quantità e più qualità. Creare meno contenuti, ma che siano davvero in grado di attirare l’attenzione e offrire qualcosa di concreto a chi legge.