Nel progetto che abbiamo sviluppato, l’obiettivo era trasformare il modo in cui gestivamo le scorte attraverso un’alleanza strategica con altre aziende padronali del nostro settore. Un gruppo di concorrenti, apparentemente incompatibili, ha unito le forze per creare un consorzio che mirava a ottimizzare la supply chain condividendo risorse e riducendo i costi.
La nostra azienda, partendo da un’analisi dettagliata delle inefficienze logistiche, ha promosso l’iniziativa e proposto di consolidare gli acquisti per articoli di uso comune. Questo approccio ci ha permesso di negoziare con i fornitori a condizioni più favorevoli, beneficiando di economie di scala che avrebbero richiesto investimenti insostenibili se agito singolarmente.
Il consorzio ha portato non solo a una riduzione del 15% del capitale immobilizzato in magazzino, ma ha anche introdotto una maggiore trasparenza e prevedibilità nei flussi di approvvigionamento. La collaborazione inizialmente è nata dal rapporto di stima tra i responsabili degli acquisti, e successivamente si è evoluta con una governance condivisa che garantiva una gestione equa degli ordini e dei risparmi ottenuti, evitando squilibri e conflitti tra le aziende coinvolte.
Questa esperienza ha dimostrato come la collaborazione tra concorrenti, se ben orchestrata, possa superare i limiti della competizione tradizionale e creare un nuovo livello di valore per tutti gli attori della catena di fornitura. Il mantra era: “Non è su queste cose che dobbiamo batterci”.
