Quando la missione è confusa, obsoleta o scritta per compiacere tutti, l’azienda si blocca.
Ogni azione urgente diventa un palliativo, ogni decisione una toppa. Senza un’identità chiara, il turnaround resta teatro.
In un caso reale, il punto di svolta è stato riscrivere la missione da zero.
Nessun compromesso, nessuna frase fatta. Solo una direzione netta: cosa tagliare, cosa salvare, dove puntare.
Da quel momento, tutto ha iniziato a girare.
Le scelte hanno preso coerenza, i team hanno ritrovato allineamento. Anche le misure più dure sono diventate sostenibili perché avevano un perché solido dietro.
Il documento non è rimasto in un cassetto.
È diventato lo strumento operativo che mancava: benchmark, produttività, posizionamento.
E ogni giorno, una domanda implicita: stiamo andando dove abbiamo deciso di andare?
Senza quella riscrittura brutale e necessaria, l’azienda sarebbe affondata tra mille azioni scollegate e nessuna visione.
