Lasciare andare una strategia non significa affatto aver fallito; è piuttosto una scelta consapevole per chi comprende davvero come girano le cose in azienda. Se un progetto non porta risultati, insistere investendo altro tempo e denaro diventa una forma di testardaggine, un errore fin troppo comune. Fermarsi per limitare le perdite è spesso la scelta più saggia.
In un mercato competitivo come quello attuale, non serve fare gli eroi; meglio mantenere la lucidità. Quando un progetto non produce, eliminarlo senza esitazioni non è una sconfitta, ma una strategia di sopravvivenza. Chiamalo pure pragmatismo, ma è semplicemente l’unica scelta logica per chi vuole restare in gioco.
Chi ha successo lo sa: le decisioni vanno prese sui dati, non sui sentimenti. E smettere di sprecare risorse in progetti poco utili per concentrarsi su ciò che conta è fondamentale per andare avanti.
Ad un certo punto, infatti, le emozioni imprenditoriali devono cedere il passo ai numeri, lasciando spazio alla concretezza, anche se fino a ieri coesistevano fianco a fianco.
Lasciare perdere, quindi, è solo un modo per arrivare più velocemente all’unico obiettivo che conta davvero: ottenere risultati concreti.
