Quando si sviluppano prodotti e processi in modalità isolata, ci si imbatte spesso in un mare di inefficienze e costi alle stelle. Lavorare in silos, e quindi separatamente ed in serie (cioè uno inizia solo quando l’altro ha finito) soffoca la comunicazione e riduce le opportunità di collaborazione, elementi essenziali per ottimizzare il tutto in sinergia.
Coinvolgendo diverse funzioni aziendali fin dall’inizio, si aprono le porte a soluzioni creative, si accelera il time-to-market e si migliora la qualità complessiva. È un po’ come montare un puzzle: se lo fai in gruppo, il quadro si completa molto prima e molto meglio.
Unire le menti in un approccio concurrent aiuta tutti perché ogni esperto (T&M, Qualità, Sicurezza, Materiali, ecc.) contribuisce fin dall’inizio, riducendo i rischi di ripensamenti e vari costi inaspettati durante l’industrializzazione.
Quando il prodotto arriva finalmente in produzione, di fatto appartiene a tutti, con ovvie conseguenze su fronti sia pratici che psicologici.
Occorre solo un po’ di disciplina durante le riunioni, che devono essere brevi e ben ritmate per evitare perdite di tempo a troppe persone.
CONCURRENT ENGINEERING

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