Certe aziende costruiscono la loro immagine su promesse visive che non hanno nulla a che fare con la realtà. Un logo minimal per sembrare all’avanguardia, un verde acceso per evocare sostenibilità, un font elegante per dare l’illusione del lusso. Tutto studiato nei dettagli, tutto perfettamente in linea con la percezione che vogliono creare.
Nel breve periodo funziona. Il pubblico abbocca, i competitor prendono appunti, gli investitori applaudono. Poi arriva il momento della verità: il prodotto non è all’altezza, il servizio è ordinario, i valori aziendali esistono solo nei comunicati stampa. Ed è lì che l’immagine si sgretola.
Ogni promessa visiva non supportata da una sostanza concreta diventa un boomerang. La fiducia evapora, il marchio perde credibilità, la narrazione si trasforma in un problema invece che in un vantaggio.
Un’identità visiva può fare molto, ma non può coprire le crepe di un modello di business debole.
