Bastava un intoppo, e il castello è crollato.
La produzione si è fermata di colpo per giorni, tutto per colpa di un solo fornitore troppo lontano e troppo essenziale.
Una scelta fatta con l’idea di “ottimizzare”, finita per essere un boomerang.
Nel piano, sembrava tutto in ordine: costi bassi, tempi stretti, niente scorte superflue.
Ma al primo inciampo, il sistema non ha retto. E da lì, effetto domino: ritardi, penali, clienti in attesa.
Il vero errore? Non è stato affidarsi all’esterno.
È stato farlo senza rete, senza alternativa, come se quel nodo non potesse mai rompersi.
La logistica, spesso vista come una cosa da operativi, in realtà detta il ritmo del business.
Quando gira bene, nessuno se ne accorge. Ma se qualcosa si inceppa, l’azienda si scopre fragile.
E a quel punto, i margini non bastano più a coprire le falle.